Sul sito Social Channel Fabrizio Corona, direttamente dalla sua cella di Busto Arsizio, attacca tutti coloro che in questi giorni, in tv, hanno parlato di lui. Da Giletti, a Barbara D’Urso, passando per Umberto Brindani. Corona ha commenti per tutti e risponde alle accuse che gli sono state mosse in una lettera fiume.
“Su Rai1, un Giletti con jeans strettissimi, che evidenziano notevolmente le parti intime, si rende protagonista di un chiaro gioco a l massacro che non prevede alcuna possibilità di difesa se non quella del mio avvocato, fin troppo garbato, Nadia Alecci. Quante castronerie – per non dire cazzate – ho dovuto sentire nella mia piccola e fredda cella di Busto Arsizio.” dice
“Umberto Brindani – che per quanto mi riguarda può anche querelare – che nella sua vita non s è mai preso nessuna responsabilità, che ha saputo dire che i direttori dei giornali compravano servizi da mettere nel cassetto per interessi propri e dei propri editori, non si è neanche degnato di intervenire nel caso FIAT di cui è stato protagonista (ha pubblicato lui l’intervista del trans di Lapo). Mi ha tirato in ballo accusandomi di un reato che non ho mai commesso e per cui infatti sono stato assolto, e non per qualche questione o cavillo giuridico, ma perché la verità era un’altra, non certo quella del povero Giletti e del ridicolo Davi (Lapo va tutelato, è uno che aiuta l’Italia, che comunque pensa solo a vestirsi e altro). Assurdo. L’unico giornalista serio è Enrico Mentana, che ha raccontato in diretta i fatti, dimostrando la mia assoluta innocenza.” spiega poi Corona
“Giletti: Corona, amico mio, devi pagare, sei un criminale. Devi pagare, hai fatto 21 reati e con il denaro hai industrializzato le estorsioni, l’appello di tua madre è ridicolo. Risposta: vergognati, studia e non fare lo schiavo. Primo, non sono un fotografo, vendo foto, che sono di proprietà dei fotografi. In 7 anni ho fatto 120000 servizi, di cui ne ho venduti ai privati solamente 8. Per 5 di questi casi sono stato assolto, per altri condannato a 1 anno e 5 mesi per tentata estorsione, e nel caso Trezeguet – assolutamente identico a quello Gilardino, per il quale sono stato assolto – sono stato condannato a 5 anni. È stato chiamato un amico di Trezeguet – proprio come nel caso Gilardino – ci siamo incontrati in un bar in cinque, tre loro, io e un amico, e ridendo e scherzando gli ho mostrato i 45 scatti non compromettenti.” ha dichiarato Corona
Di certo la risposta di Giletti, all’Arena, non si farà attendere.
Di Valentina Vanzini
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